Nuova Panda, presentata oggi a Pomigliano d'Arco, potrebbe infatti rivelarsi un asso vincente perché arriva con le caratteristiche giuste (motori piccoli e a basso consumo, grande abitabilità, elevati contenuti per il confort e la sicurezza e prezzi accessibili) in un momento in cui gran parte del mercato - compresi coloro che guidavano berline e suv dei segmenti medio-alti - guarda ai modelli di fascia bassa, gli unici che possono contribuire alla manovra individuale (taglio dei consumi, riduzione delle spese di gestione, basse spese per le riparazioni) che gran parte degli automobilisti dovrà realizzare nel 2012. Quando dal prossimo febbraio comincerà a circolare sulle strade italiane, ad un prezzo di vendita a partire da 10.200 euro, Nuova Panda dovrà però confrontarsi con numerose rivali, alcune delle quali - come le cugine Toyota Aygo, Citroen C1 e Peugeot 107 - già radicate nelle scelte degli automobilisti ed altre (Volkswagen Up! e le gemelle Seat Mii e Skoda Citygo, oltre alla nuovissima serie della Renault Twingo) che non hanno ancora dato la dimostrazione reale delle loro capacità di conquista del mercato.
E se due grandi player internazionali, come Volkswagen e Renault, hanno puntato sul segmento A, E' più che giustificato l'impegno di Fiat (800 milioni di investimenti compresi quelli per l'impianto di Pomigliano) su Nuova Panda e sul progetto di uscire dalla dimensione solo italiana con un modello di questa fascia e competere in Europa e nei mercato in cui verrà venduta anche con le auto del segmento B, numericamente oggi più significativi fuori dal Paese. Le cifre dettagliano questa situazione: in Italia le A pesano il 17% del totale delle vendite, in calo rispetto allo scorso anno quando erano al 19,6%. In Europa valgono invece circa l'8% ma le previsioni (espresse anche da Volkswagen al lancio della Up!) indicano una potenziale crescita al 20% entro il 2020, sostenuta anche dalla necessit… di utilizzare nelle aree urbane modelli di dimensioni sempre più compatte. «Al contrario delle solite city car - ha detto oggi Olivier Francois, responsabile del brand Fiat - Panda non è solo la seconda macchina della famiglia, in quanto ha le più alte percentuali di vendita del segmento come prima auto di casa. E Panda dispone di una carta in più - ha ribadito - rappresentata dai 6,4 milioni di Panda vendute nella sua storia, ovvero di oltre 16 milioni di pandisti fedeli che hanno posseduto o guidato una Panda». Dopo aver detto che questo nuovo modello sarà disponibile con 3 allestimenti, 4 motori, 7 pacchetti di accessori, 9 ambienti interni e 10 colori «per dare a ciascuno la propria Panda», Olivier Francois ha sottolineati che «è stato predisposto un piano aggressivo sia di attacco, sia di difesa dei nostri clienti. Panda ha la più alta fedeltà del suo segmento. Su 100 unità vendute, ben 46 vengono acquistate da pandisti. Per premiare questa fedeltà abbiamo predisposto una serie di iniziative. Ecco un esempio: inviteremo i clienti in concessionaria a festeggiare e scoprire la nuova Panda con un test drive, mentre la loro auto riceverà un check-up in omaggio. E abbiamo creato - ha concluso Francois - il pacchetto Panda 100 x 100, per rendere l'acquisto sereno e accessibile, anche in questo momento difficile. Panda potrà essere finanziata con 100 euro al mese, e fino a 100 mesi, con la possibilità di sostituirla quando si vuole e con l'assicurazione in caso di perdita di lavoro».
«Ribadisco qui l'impegno mio e della mia famiglia a sostenere gli sforzi di Sergio Marchionne che hanno l'obiettivo di fare Fiat-Chrysler un grande gruppo che fa grandi automobili». Lo ha affermato John Elkann aprendo a Pomigliano l'incontro per presentare la nuova Panda.
«Agli scettici, ai detrattori, agli antagonisti per professione rispondiamo con i fatti. Per chi invece ci ha creduto, per chi ci ha sostenuto, per chi ha lavorato con noi per realizzare questo progetto, i fatti sono la migliore soddisfazione». Lo ha affermato Sergio Marchionne, ad della Fiat, alla presentazione della nuova Panda. «Sono i fatti, come quelli di oggi - ha aggiunto - che ci permettono di costruire una Fiat forte e competitiva».
«Chi ancora dubita che in questo stabilimento si possano fare le cose e farle bene - ha proseguito Marchionne -, non ha che da venire qui, vedere i reparti della fabbrica e parlare con la gente che ci lavora. Chi ancora dubita che a Pomigliano e nel Sud Italia si possa creare una nuova cultura industriale, che si possano cambiare le cose, migliorando quello che c'è di positivo ma anche cancellando quanto c'è di negativo, non ha che da venire qui. Chi ancora dubita che gli impegni della Fiat siano seri e fondati, non ha che da venire qui. Abbiamo mantenuto le nostre promesse. Abbiamo sempre abbracciato le sfide più alte, forse anche le più difficili, ma proprio per questo degne di essere seguite. Il nostro dovere è privilegiare il Paese in cui la Fiat ha le proprie radici».
Marchionne ha aggiunto: «Non voglio entrare nel merito delle richieste della Cgil sulla modifica dell'articolo 19 dello statuto dei lavoratori. Non è cosa nostra. Noi facciamo auto. Abbiamo firmato un contratto portando a conclusione un accordo per cui abbiamo lavorato molto tempo per creare una realtà industriale valida nel Paese. Alcuni si sono rifiutati di partecipare, non è una nostra responsabilità, non è una nostra scelta». Così l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, rispondendo alle domande dei giornalisti alla presentazione della nuova Panda a Pomigliano.
Alcune decine di manifestanti hanno presidiato l'area antistante il varco principale dello stabilimento Fiat di Pomigliano D'Arco. I manifestanti, iscritti a Slai Cobas, Fiom e appartenenti al mondo dell'associazionismo e di alcuni partiti di sinistra, hanno esposto alcuni striscioni, e occupato in parte la carreggiata stradale, ma sono stati invitati dalle forze dell'ordine a lasciare la strada per consentire il passaggio ai pullman di giornalisti provenienti da Napoli.
FONTE: ilmessaggero.it
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