Ecco, per un'idea di governo della Provincia sannita e della città di Benevento un'area di intervento può essere il turismo. Ma come?, si dirà: è tema dibattuto da tempo, fiore all'occhiello delle politiche di governo locale ed ora se ne parla – ancora - come di un possibile elemento di sviluppo? E quel che è stato e ci è stato raccontato?
Ci leva il dubbio l'Istat, che qualche giorno fa ha reso disponibili i dati definitivi sul movimento dei clienti nelle strutture ricettive, riguardanti l'anno 2010, rilevazione che si è avvalsa della compartecipazione delle Regioni o delle Province.
“La rilevazione – si legge nella nota dell'Istituto di statistica - è un'indagine censuaria condotta mensilmente. Unità di rilevazione sono gli esercizi ricettivi ripartiti tra strutture alberghiere, classificate in cinque categorie contrassegnate da stelle in ordine decrescente, e strutture extralberghiere: campeggi, villaggi turistici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, alloggi agro-turistici, ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini, altre strutture ricettive di tipo complementare e bed & breakfast. Le informazioni vengono raccolte con appositi modelli di rilevazione, compilati dai titolari degli esercizi ricettivi e trasmessi agli enti locali del turismo; tali informazioni vengono poi raccolte e riepilogate mensilmente, con dettaglio comunale, dagli enti periferici che provvedono al loro inoltro all'Istat. I dati sono relativi agli arrivi, sulle giornate di presenza e sulla permanenza media, distinti per paese estero e per regione italiana di residenza dei clienti”.
Le cifre, purtroppo, sono piuttosto impietose con il Sannio e Benevento. In campo regionale (il profilo nazionale è, semplicemente, da maglia nera: siamo sugli ultimi gradini...), l'ultimo posto in una sorta di graduatoria di attrazione dei flussi turistici non ce lo toglie nessuno. 55501 arrivi e 128578 presenze (i pernottamenti) nell'insieme delle strutture ricettive la dicono lunga rispetto, per esempio, alla provincia di Avellino che è penultima fra le cinque campane e quasi doppia quei numeri (103608 arrivi e 228130 presenze). Naturalmente non si compete col resto (Caserta è oltre il milione i presenze, Salerno i sette milioni e Napoli i nove milioni), che non rappresenta un punto di riferimento da inseguire quanto – evidentemente – un esempio da seguire per favorire un innalzamento dei dati che fotografano una realtà appetibile per alcune specificità ma non premiata dalle frequentazioni. A dispetto, anche qui in tutta evidenza, di roboanti intenzioni.
Dunque, in dirittura d'anno – per quanto si faccia riferimento al 2010 – i numeri suggeriscono un aspetto sul quale provare (provare; e siamo al secondo quinquennio ormai...) ad esercitare un'azione politica ed amministrativa che incida nella carne di un settore vitale per l'economia nazionale e di sviluppo per quella locale.
Ci saranno elementi in più, nel 2011: l'Unesco, la sofisticata Città Spettacolo, il Presepe di Dalisi nella città capoluogo, in particolare. E come si fa a non scorgere una prospettiva unitaria in tutto ciò...
FONTE: ntr24.it
Ci leva il dubbio l'Istat, che qualche giorno fa ha reso disponibili i dati definitivi sul movimento dei clienti nelle strutture ricettive, riguardanti l'anno 2010, rilevazione che si è avvalsa della compartecipazione delle Regioni o delle Province.
“La rilevazione – si legge nella nota dell'Istituto di statistica - è un'indagine censuaria condotta mensilmente. Unità di rilevazione sono gli esercizi ricettivi ripartiti tra strutture alberghiere, classificate in cinque categorie contrassegnate da stelle in ordine decrescente, e strutture extralberghiere: campeggi, villaggi turistici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, alloggi agro-turistici, ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini, altre strutture ricettive di tipo complementare e bed & breakfast. Le informazioni vengono raccolte con appositi modelli di rilevazione, compilati dai titolari degli esercizi ricettivi e trasmessi agli enti locali del turismo; tali informazioni vengono poi raccolte e riepilogate mensilmente, con dettaglio comunale, dagli enti periferici che provvedono al loro inoltro all'Istat. I dati sono relativi agli arrivi, sulle giornate di presenza e sulla permanenza media, distinti per paese estero e per regione italiana di residenza dei clienti”.
Le cifre, purtroppo, sono piuttosto impietose con il Sannio e Benevento. In campo regionale (il profilo nazionale è, semplicemente, da maglia nera: siamo sugli ultimi gradini...), l'ultimo posto in una sorta di graduatoria di attrazione dei flussi turistici non ce lo toglie nessuno. 55501 arrivi e 128578 presenze (i pernottamenti) nell'insieme delle strutture ricettive la dicono lunga rispetto, per esempio, alla provincia di Avellino che è penultima fra le cinque campane e quasi doppia quei numeri (103608 arrivi e 228130 presenze). Naturalmente non si compete col resto (Caserta è oltre il milione i presenze, Salerno i sette milioni e Napoli i nove milioni), che non rappresenta un punto di riferimento da inseguire quanto – evidentemente – un esempio da seguire per favorire un innalzamento dei dati che fotografano una realtà appetibile per alcune specificità ma non premiata dalle frequentazioni. A dispetto, anche qui in tutta evidenza, di roboanti intenzioni.
Dunque, in dirittura d'anno – per quanto si faccia riferimento al 2010 – i numeri suggeriscono un aspetto sul quale provare (provare; e siamo al secondo quinquennio ormai...) ad esercitare un'azione politica ed amministrativa che incida nella carne di un settore vitale per l'economia nazionale e di sviluppo per quella locale.
Ci saranno elementi in più, nel 2011: l'Unesco, la sofisticata Città Spettacolo, il Presepe di Dalisi nella città capoluogo, in particolare. E come si fa a non scorgere una prospettiva unitaria in tutto ciò...
FONTE: ntr24.it
Istat. Indagine sui movimenti nelle strutture ricettive per il 2010
Il turismo nel Sannio ed a Benevento: questo sconosciuto...
E siamo ancora qui a parlare di un'idea per tratteggiare l'azione politica ed amministrativa
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