Martedì uscirà il bando di concorso che garantirà un’assunzionea circa 12mila insegnanti dalla scuola dell’infanzia ai licei di tutta Italia.
È il primo da 13 anni a questa parte. Peccato che la ripartizione dei postitra le regioni ancora una volta non vada a premiare la Lombardia. Anzi. Vada proprio a penalizzarla, non dandole i posti di cui avrebbe bisogno. Il sud ottiene sulla carta più posti quando invece di posti veri poi in realtà non ce ne sono. E questa non è una novità. Qualche esempio? Assegnati alla Campania 540 posti di maestri elementari contro i 390 della Lombardia, quasi quanto la Sicilia (362). È riuscito ad aggiudicarsene di più il Lazio, ben 411. «Mi lascia allibito- ripete Giuseppe Colosio-Continuano a creare posti al sud quando non c’è assolutamente proporzione tra i posti scoperti al nord e al sud».Per capire cosa significa bisogna pensare che in Lombardia, ad esempio, una stima a spanne dimostra che il prossimo anno scolastico sarebbero necessari circa 550 maestri elementari. Il concorso ne offre 390.
Le cattedre lombarde restano così scoperte. Non si arriva neanche a coprire il fabbisogno minimo perché poi sarebbe invece necessario addirittura incrementare il numero. Si va ad aggiungere posti laddove invece posti reali non ce ne sono. Alle elementari come alle superiori. Un altro esempio. Il bando assegna 184 posti di insegnante di italiano, storia e geografia agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado in Lombardia.
E allo stesso tempo ne assegna più del doppio alla Campania e alla Sicilia, rispettivamente 401 e 406 posti. Sorprende ancor di più se si pensa (come poi spiega il direttore dell’Ufficio scolastico lombardo) che quei posti si riferiscono soprattutto agli istituti professionali che sono concentrati tutti al nord. Ma a scorrere i numeriquello che balza all’occhio è che il numero dei posti è praticamente sempre maggiore nelle solite regioni: Campania, Lazio e Sicilia. Sia che si tratti di prof di italiano che di insegnanti di latino. Sia che si tratti di materna, che di prof di inglese o francese. Prendiamo quest’ultimo caso: 43 i posti della Campania contro i 12 della Lombardia. Zero invece i posti di italiano, latino e greco per i licei classici della Lombardia contro i 22 della Campania e i 20 del Lazio. Secondo il bando degli 81 posti assegnati in totale alla Lombardia non c’era bisogno di darne neanche uno. Stessa cosa anche per i posti di sostegno: tra elementari e medie alla Campania ne toccano 105 alla Lombardia 58, la metà uno più uno meno.
Vien da chiedersi ovviamente quale sia stato il criterio di assegnazione. E qui purtroppo bisogna incassare un’altra sorpresa. «Il criterio il ministero ce l’ha - ci consola il direttore Colosio - però non lo spiega mai.È l’amministrazione tutta centrata nelle sue stanze che non dialoga con le realtà regionali ». Come dire fa i coperchi senza sapere quante pentole davvero ci sono. I criteri saranno forse chiariti con la pubblicazione del bando, martedì. Anzi, dovranno essere chiariti dal bando però viene da chiedersi se realmente andranno a finire tutte le maestre che supereranno il concorso senza avere poi un posto.
Il concorso dovrebbe essere imperniato proprio sulla professionalità. Gli oltre 11 mila vincitori infatti dovranno superare una prima prova di pre selezione con 50 domande in 50 minuti. Sette di informatica, 7 per la parte linguistica e 36 che sonderà gli aspetti logico- deduttivi. Un minuto per rispondere e passare alla prova che valuterà la competenza della materia. Per poi finire con un’ultimo ma altrettanto importante test che misurerà l’attitudine all’insegnamento. Il candidato dovrà insomma mostrare come imposterebbe una lezione davanti agli studenti su un argomento da sorteggiare. Un concorso contro il quale tra l’altro ieri sono già scesi in piazza i precari.
fonte: ilgiornale.it
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