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 La sfida al panettone meneghino ed al pandoro veronese parte dal  Sannio con un dolce di chiari origini nordiche. Da Ponte, piccolo centro  adagiato sulle sponde del Calore, distante pochissimo chilometri dalla  città capoluogo, nel periodo natalizio si irradia il gusto del  panesillo. Un dolce la cui ricetta risale alla dominazione longobarda  sullo Stivale. Un dolce, dunque, di origini antichissime e che  caratterizza i fine-pasto delle tavole pontesi e sannite soprattutto nel  periodo natalizio. Da alcuni anni a riproporre questa bontà è a  ‘Pasticceria Millevoglie’, piccolo laboratorio artigianale di proprietà  di Nicola Zampelli. Questo dolce si ricava tenendo fede alle notizie  attinte dai manoscritti conservati nella chiesa di Sant’Anastasia e  riscoperti nei decenni addietro dall’arciprete don Vittorio Morone  (deceduto nel 19969. La preparazione di questo dolce come detto risale  all’arrivo dei Longobardi nel Sannio (VI secolo). Panesillo da “Panis  ille”, è il nome dato a quel pane dall’impasto particolarmente soffice  ed appena guarnito, riservato solitamente alle occasioni speciali. Il  dolce viene oggi proposto con la farcitura di quattro gusti:  all’arancio, al limoncello, allo Strega ed al Grand Marnier. Viene  preparato con farina di grano tenero, uova fresche, zucchero, latte,  lievito naturale, succo d’arancia, cioccolato per la copertura. Dopo la  lievitazione la cottura in forno dura 1 ora e 15 minuti. Viene guarnito  con una glassa di zucchero ed i quattro gusti che dicevamo.
La sfida al panettone meneghino ed al pandoro veronese parte dal  Sannio con un dolce di chiari origini nordiche. Da Ponte, piccolo centro  adagiato sulle sponde del Calore, distante pochissimo chilometri dalla  città capoluogo, nel periodo natalizio si irradia il gusto del  panesillo. Un dolce la cui ricetta risale alla dominazione longobarda  sullo Stivale. Un dolce, dunque, di origini antichissime e che  caratterizza i fine-pasto delle tavole pontesi e sannite soprattutto nel  periodo natalizio. Da alcuni anni a riproporre questa bontà è a  ‘Pasticceria Millevoglie’, piccolo laboratorio artigianale di proprietà  di Nicola Zampelli. Questo dolce si ricava tenendo fede alle notizie  attinte dai manoscritti conservati nella chiesa di Sant’Anastasia e  riscoperti nei decenni addietro dall’arciprete don Vittorio Morone  (deceduto nel 19969. La preparazione di questo dolce come detto risale  all’arrivo dei Longobardi nel Sannio (VI secolo). Panesillo da “Panis  ille”, è il nome dato a quel pane dall’impasto particolarmente soffice  ed appena guarnito, riservato solitamente alle occasioni speciali. Il  dolce viene oggi proposto con la farcitura di quattro gusti:  all’arancio, al limoncello, allo Strega ed al Grand Marnier. Viene  preparato con farina di grano tenero, uova fresche, zucchero, latte,  lievito naturale, succo d’arancia, cioccolato per la copertura. Dopo la  lievitazione la cottura in forno dura 1 ora e 15 minuti. Viene guarnito  con una glassa di zucchero ed i quattro gusti che dicevamo.---------------
Il panesillo, come ci suggerisce l’etimologia latina del suo nome “panis ille” è quel preciso tipo di pane che veniva preparato nelle occasioni speciali a Ponte, in provincia di Benevento. È un dolce di antichissima tradizione, confezionato artigianalmente impastando farina di grano tenero, uova fresche, zucchero e latte. Lievitato naturalmente, si cuoce in forno per circa un’ora e un quarto e viene guarnito con glassa di zucchero al mandarino, all’arancia o al cioccolato. Ancora oggi il panesillo di Ponte è un prodotto confezionato secondo la tradizione sia in casa che nei laboratori artigianali; è un dolce tipicamente natalizio che viene spesso scambiato come strenna.
 
 
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