«Ho maturato l'idea di registrare l'album "Sud" dopo aver letto il libro "Terroni" di Pino Aprile. È stato scioccante constatare che i libri di scuola non ci raccontano la verità sui fatti reali riguardo all'unità d'Italia. Sentivo l'esigenza personale di restituire al Sud un po' della dignità che le era stata tolta. Poi il mio sguardo si allargato al Sud del mondo, che condivide la stessa sorte: depredato, saccheggiato, tenuto lontano dal progresso e abbandonato a se stesso».
Raccontando i contenuti del nuovo album "Sud", da oggi nei negozi, Fiorella Mannoia è un torrente di parole: una piena di emozioni che travolge l'intera classe politica italiana («Hanno fallito tutti: a destra e a sinistra») e più in generale un Occidente troppo presuntuoso per accettare il lento, ma inarrestabile processo verso una società multietnica.
«Noi occidentali siamo convinti di possedere la verità assoluta. Non ci rendiamo conto che il nostro è soltanto uno dei tanti punti di vista possibili. Il brano "Dal tuo sentire al mio pensare" è una riflessione sui motivi che ci hanno fatto perdere la nostra compassione».
La canzone "Quando l'angelo vola" è dedicata a Thomas Sankara, il presidente del Burkina Faso assassinato nel 1987.
«In soli 3 anni ha risollevato le sorti del suo Paese con una mentalità aperta e moderna, soprattutto sull'eman cipazione delle donne. Circolava in Lambretta, dicendo che non poteva essere il presidente ricco di una nazione povera. È stato ucciso a 38 anni, perché aveva osato sfidare le grandi potenze, rifiutandosi di pagare un debito che secondo lui non apparteneva al suo popolo, ma era stato creato dalla Francia e dagli altri colonizzatori ».
Perché secondo lei i nostri politici hanno fallito?
«Da troppi anni vivono distaccati dalla realtà. È un grave errore sottovalutare la protesta dei "Forconi" in Sicilia, a prescindere da chi cerca di appropriarsene per biechi fini economici e politici. Abbiamo a che fare con personaggi da cabaret che si fingono politici, ma politici non sono. Io mi sono sempre interessata di politica, ma confesso che se domani ci fossero le elezioni, sarei in grande imbarazzo su chi votare».
Il brano "Luce" scritto da Luca Barbarossa si apre con un canto struggente del palestinese Faisal Ther...
«È uno dei più commoventi del disco. Inizia con una frase che mi riecheggia spesso nelle orecchie: "non c'è figlio che non sia mio figlio". Partendo da questo pensiero possiamo ritrovare la compassione che abbiamo perso. È uno scandalo che i figli degli stranieri nati in Italia non siano riconosciuti come cittadini italiani. Non è certo l'immigrazione il problema più grave dell'Italia. Siamo un Paese senza regole, con pene mai certe, carceri che traboccano, polizia senza i fondi necessari. Incitare all'odio razziale non porta a nulla: bisogna stabilire regole e doveri per noi e per loro. È un errore anche il lassismo della sinistra, che in realtà non si sforza di comprendere il problema per trovare una soluzione; però mi fa più orrore chi cavalca la paura dello straniero per scopi elettorali».
Fra le canzoni dell'album "Sud" ci sono "Non è un film" scritta da Frankie Hi NRG e "Quanne vuo bene" con il testo di Titina De Filippo, sorella maggiore di Eduardo e Peppino...
«La seconda è un omaggio alla canzone napoletana. È un brano ancora inedito e mi onora che la famiglia De Filippo abbia deciso di farmene dono: è un segno tangibile di stima nei miei confronti».
Proprio da Napoli, il 21 marzo, partirà il tour che arriverà al Forum di Assago il 31 marzo...
«Nel prime date sarò affiancata sul palco da alcuni artisti brasiliani del Projecto Axè, creato dall'italiano Ce sare De Florio La Rocca, che aiuta i ragazzi di strada in Brasile attraverso l'arte con il metodo della "pedagogia del desiderio". È un progetto innovativo che vorremmo importare in Italia, perché c'è stato il 90% di ragazzi recuperati».
Ivano Fossati è autore della musica di "Solo se mi guardassi", il primo testo scritto da lei, che firma come co-autrice quasi tutte le parole del disco...
«È il punto di vista di tanti fratelli stranieri che sono "invisibili" pur vivendo in mezzo a noi. Il primo a cui ho fatto leggere il testo è stato proprio Ivano, perché sapevo che il suo giudizio sarebbe stato imparziale e impietoso. Mi ha detto che è bellissimo e che avrebbe composto lui la musica: credo sia la prima volta che scrive musica per un testo di altri».
È la vostra ultima collaborazione?
«No: non può fare a meno della musica. La sua decisione di non fare altri dischi non mi stupisce: ha sempre sofferto le scadenze discografiche e l'esposizione mediatica. Ora farà solo l'autore: l'ho trovato più sereno».
È interamente suo anche il testo di "Un viaggio"...
«Se avessi una figlia, le direi queste parole al momento della partenza per il viaggio della vita».
È un desiderio inconscio di maternità?
«Non avere figli in certi momenti mi ha pesato, perché prevaleva l'istinto femminile, ma nella vita non si può avere tutto e io sono grata per la mia esistenza fortunata. Oggi sono anche contenta: i figli sono un dono di Dio, ma si vive bene anche senza. In questo momento essere genitori di adolescenti è complicato: devono resistere agli attacchi della società e della tv per riuscire a crescere ragazzi intelligenti e rispettosi delle diversità».
FONTE: cronacaqui.it
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