martedì 8 maggio 2012

‘Qui Padania, a voi Italia’ – Liveblogging amministrative via Radio Padania


Qui, a partire dalle 15 e qualcosa, seguiremo lo spoglio elettorale via Radio Padania. Voci dei conduttori, degli ascoltatori ed altre amenità.

lega nuovo simbolo
Conduttore chiude  citando Indiana Jones: «Oggi abbiamo perso, ma non è detto che debba piacerci»
Ascoltatore: «Io sono meridionale, ma mi complimento con voi per la vittoria di Tosi,  perché sono campano, ma non napoletano. Sono un campano con la faccia pulita, mentre Napoli non merita niente. Voi dovete distinguere tra terroni e terroni»

(Ore 20. Annotazione personale: è tutto il giorno che Tosi si fa vedere in TV senza alcunché di verde addosso)
Ascoltatore: «Dobbiamo fare una valutazione di metodologia analitica: a Torino, che è la quarta città meridionale d’Italia, il sistema assistenzialistico tiene in piedi la sinistra; se ci spostiamo a Cuneo o ad Asti, dove crolla il sistema assistenzialistico, la Lega cresce»
Ascoltatore: «Gli elettori di sinistra, che votano sinistra sempre e comunque, sono dei malati. Votano sinistra anche se la sinistra a Genova con l’alluvione ha ammazzato dei bambini. Per questo si dice che i comunisti mangiano i bambini»
Conduttore: «Massimo rispetto per chi ha votato il Movimento 5 Stelle. Grillo, come me, i nomadi li chiama zingari»
Ore 19. Si torna su Radio Padania: «La primogenitura dell’antieuropeismo del Movimento 5 stelle, se permettete, è nostra, e la rivendichiamo tutta».
Facebook, ancora. Vengono riesumati vecchi volantini della Lega Lombarda: «Non parlare con il meridionale, ti mente; non assumerlo, ti ruba dalla cassa; non riceverlo in casa, dà informazioni ai rapitori di tuo figlio; non concedergli la residenza, nella sua valigia ci sono la Mafia e la Camorra; non fidarti della sua onestà, dietro c’è sempre un parente delinquente».
Sempre da Facebook: «Con Tosi ha vinto Maroni: Bossi, altro che segretario, fatti da parte»; «Come la colpa dei padri ricade sui figli, così quella dei figli ricade sui padri: Bossi vattene». E qualcuno prepara il nuovo simbolo:
Ore 18. Su Facebook i maroniani esultano: «Tosi doge! La ‘famigglia’ si prepari per l’Albania!»
Su Radio Padania pare si votasse solo a  Verona: «Il fango ci ha fatto bene», «Ora denunciare chi ci ha insultati», «Abbiamo annientato le sinistre». Non una parola sulla debacle del Carroccio nelle sue roccaforti lombarde.
Ascoltatore (sulla nuova piega che ha preso la trasmissione): «Non hai diritto di permetterti di farti sempre i tuoi porci comodi , pensa piuttosto alla strage dell’Heysel dove la merda bianco-nera dopo l’ennesimo ladrocinio esultò sull’erba ancora sporca di sangue». Replica un altro: «Queste parole sono la dimostrazione della democrazia sovietica che abbiamo in Italia, ci insultano perché siamo leghisti»
Ore 17. Alla conduzione Roberto Ortelli. In onda cori e inni juventini (chi scrive è granata).
Ascoltatore: «Napolitano ha dato cittadinanza a figli di immigrati, ma che se li mantenga lui, allora»
Ascoltatore: «Vince Tosi perché siamo stanchi di parassiti, coppole e minchie»
Ufologo: «Tosi vince perché quando ci provano non ci mollano più»
Ascoltatrice: «Matteo (Salvini, ndr) la tua mamma ti ha fatto benissimo. Sei bellissimo»
Ore 16. Pubblicità: «Bevi un caffé padano, e sostieni Radio Padania».
Ascoltatrice: «Salvini, veda di parlare meno, che stare in attesa al telefono costa, sa?»
L’ufologo, rispondendo a un ascoltatore: «Il libro cui si riferisce è ‘Il Dio alieno della Bibbia’»
Ascoltatore: «Io fumo le sigarette ‘Re del Nord Padania’. Se volete vi do l’indirizzo dell’unico tabaccaio che le distribuisce»
Salvini: «A chi indovina il risultato di Verona, in palio la felpa del regista. No, disgustoso, neanche i rom ai semafori metterebbero quella felpa»
Ore 15, si comincia. In studio, assieme a Matteo Salvini, l’ufologo Alfredo Lissoni.
14.40. Nell’attesa, in onda spazio ‘Piccoli imprenditori’. Conduttore: «Con tutti questi baluba che arrivano da ogni parte del mondo ad intasarci i pronto soccorso, tocca ancora farci l’assicurazione sanitaria»
FONTE:espresso.repubblica.it

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