mercoledì 14 dicembre 2011

125 miliardi di euro che se ne vanno così

125 miliardi di euro che se ne vanno così

Van Rompuy ha appena relazionato al Parlamento Europeo circa le decisioni adottate dal Consiglio Europeo. Il MES, il trattato costitutivo del Meccasnismo Europeo di Stabilità, verrà accelerato e ratificato già entro la metà del 2012.
Il MES (ESM in inglese) è un meccanismo anti-crisi permanente che dovrebbe partire nel 2013 con un fondo iniziale di 700 miliardi di euro. Il fondo sarà conferito dai 17 paesi membri: Belgio, Germania, Estonia, Irlanda, Svizzera, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lussemburgo, Malta, Olanda, Austria, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. In base all’articolo 8 del trattato, i 700 miliardi saranno suddivisi in 7 milioni di azioni da 100 mila euro l’una, che saranno attribuite ai singoli stati membri in base a una tabella che ne stabilisce la quota di partecipazione. L’Italia partecipa al 17,9% con 1.253.959 quote, per un totale di oltre 125 miliardi di euro. Più di noi faranno solo la Francia (142 miliardi) e la Germania (190 miliardi). Malta come al solito avrà il ruolo della valletta, cavandolsela con 511 milioni di euro.
In realtà i 700 miliardi rappresentano una cifra indicativa, perché il board dirigenziale, composto da 17 governatori, potrà decidere in qualsiasi momento di variare il capitale, modificando in piena autonomia l’articolo 8, esigendo in base all’articolo 9 il pagamento delle quote di appartenenza di ciascuno stato membro, che a richiesta dovranno essere inderogabilmente corrisposte nei modi e nei tempi decisi dal consiglio dei 17 super consiglieri.
Non solo, ma in base all’articolo 27 del trattato le sedi del MES, tutti i suoi archivi e i suoi documenti, le sue proprietà, i suoi fondi e ogni suo bene saranno immuni a qualsiasi procedimento giudiziario. E come se non bastasse il MES non sarà sottoposto a restrizioni, regolamenti, controlli o moratorie di nessun tipo, né avrà obbligo alcuno di accreditarsi come istituto bancario, come servizio di investimento finanziario o come qualsiasi altra entità che sia sottoposta ad autorizzazioni o licenze per esercitare le sue funzioni.
Per l'Italia significa da subito impegnarsi a versare 125 miliardi di euro. Ma non basta. Come detto gia' sopra, se i 17 governatori, a loro insindacabile giudizio, riterranno opportuno chiedere altri soldi, lo potranno fare in qualsiasi momento e noi saremo tenuti a pagare, sull'unghia, secondo le modalità e i tempi da loro stabilite.
Quante finanziarie lacrime e sangue avremmo potuto evitare se, eventualmente, avessimo potuto indire un referendum per deliberare in maniera consapevole e informata circa la ratifica del MES? Non lo sapete. Non potete saperlo, perché non sapete neanche cosa sia, questo MES. Nessuno ve lo ha detto. Così come nessuno vi ha chiesto se e in che termini volevate ratificare il Trattato di Lisbona, passato al Parlamento italiano il 15 agosto 2008 mentre eravate pieni di vino a ballare sulla spiaggia.

FONTE: noncipossocredere.com

Nessun commento:

Posta un commento