mercoledì 29 febbraio 2012

Reggio Calabria - Secondo incontro del ciclo "C'è spazio per un nuovo meridionalismo?"


L’INCONTRO, PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “NUOVO UMANESIMO”, HA OSPITATO FRANCO BARILLÀ, DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’ISTITUTO “R. PIRIA”. 

Secondo incontro del ciclo "C'è spazio per un nuovo meridionalismo?"

Reggio Calabria. “E’ necessario parlare di meridionalismo e non di sudismo. Bisogna affrontare il problema nei termini di questione meridionale”. E’ questa una delle tante puntualizzazioni fatte da Franco Barillà, dirigente scolastico dell’Istituto “R. Piria” di Reggio Calabria, intervenuto al secondo incontro del ciclo “C’è spazio per un nuovo meridionalismo?” organizzato dall’associazione culturale “Nuovo Umanesimo”.
In una gremita Sala Biblioteca del Palazzo storico della Provincia, Franco Barillà ha tracciato un excursus di carattere storico, sociale ed economico nel quale sono state affrontate alcune delle criticità che hanno inficiato quel processo di sviluppo che il capitalismo italiano, stando anche a quanto pensava Antonio Gramsci, avrebbe dovuto gradatamente portare da Nord a Sud.
Una prospettiva diversa in positivo si ha con l’avvento del fascismo ed in particolare nel momento in cui Mussolini, per fronteggiare la crisi del’29, fonda l’Istituto per la Ricostruzione Industriale col fine di evitare il fallimento delle principali banche italiane (Commerciale, Credito Italiano e Banco di Roma) e con esse il crollo dell’economia.
Ma qualcosa è venuta a mancare perché il Mezzogiorno decollasse pienamente sotto il profilo economico e molti la individuano nella fase dello shock petrolifero, vale a dire nel periodo di crisi delle grandi industrie e gli investimenti, anziché finire al Sud, andavano al Nord.
FONTE: reggiotv.it

Nessun commento:

Posta un commento