Dal sito della LEGA NORD ABRUZZO:
Il nuovo Mezzogiorno
L'esigenza di trovare nuovi livelli di efficienza e quindi nuove e più
adeguate modalità di governo dell'economia e della società non vale solo
per la Padania, ma per tutte le aree del paese. Non si tratta quindi di fare
un progetto Padania, ma di fare un progetto di sviluppo per ciascuna area
del paese. Le trasformazioni economiche hanno coinvolto infatti tutte le
aree, a partire dal Mezzogiorno, del quale è ormai impossibile parlare
genericamente come di un problema unico.
La realtà economica del Mezzogiorno si presenta infatti oggi all'osservatore
come una formazione a mosaico: l'omogeneità – peraltro mai
esistita – di un Mezzogiorno indifferenziato ha lasciato il passo a una pluralità
di situazioni. All'interno delle stesse regioni possiamo riscontrare
presenze a carattere dominante molto diverso: così, le molteplici aree caratterizzate
da buon dinamismo a base locale possono confinare con la
perdurante staticità di situazioni di mancato sviluppo. Le ricerche in corso
consentono di osservare il giustapporsi, e talora l'intrecciarsi, di aree a
«sviluppo diffuso» (soprattutto alcune province adriatiche e campane), di
«declino industriale» (i poli creati dalla Cassa per il Mezzogiorno), di
«stagnazione metropolitana» (più o meno combinata con fattori di dinamismo
nelle diverse città) e di «stagnazione periferica» (soprattutto aree
interne con bassi livelli di reddito e poco dinamismo). I confini delle regioni
tradizionali spesso sono incapaci di delimitare tali situazioni e se, fra
quelle possibili, una nuova configurazione economica del territorio
meridionale sembra emergere è quella di un'ampia dorsale adriatica, meglio
capace di generare forme di crescita autosostenuta, contrapposta a
una fascia tirrenica più problematica. Anche per le regioni meridionali si
pone quindi un problema di nuova organizzazione uscendo da una dizione
che dopo oltre cento anni ha dimostrato chiaramente l'usura del
tempo, e dimenticando la fotografia appiattita e opaca troppo spesso mostrata
da un generico uso del termine Mezzogiorno.
Per quanto lungi dall'essere esaurite, le nostre ricerche già fin d'ora
suggeriscono che il problema della governabilità delle aree economiche,
che potremmo per comodità chiamare mesoregionali, si presenta in tutto
il paese. Ciò non significa, come già si è detto, appiattire il progetto del
nuovo Stato sul problema della governabilità dell'area economica. Vi è la
necessità di dare la giusta importanza ad altri criteri quali l'esigenza di
conservare un giusto equilibrio fra le diverse aree del paese, al fine di conservare
adeguata efficienza a livello del sistema Italia, che, proprio perché
sistema, deve conservare un suo equilibrio. Dunque, può non esserci
coincidenza fra il nuovo livello di governo e la razionalità del progetto
economico, ma quest'ultimo comunque deve essere un elemento importante
di valutazione.
Nessun commento:
Posta un commento