domenica 3 febbraio 2013

Per Scotto (SEL): "Caldoro alfiere di un meridionalismo targato Lega Nord"

Caldoro dopo anni di sudditanza dalla Lega di Bossi e Tremonti , pensa di poter dare una svolta al PDL fondando l'ennesimo partitino in salsa meridionalista insieme al pluriinquisito Dell'Utri. Non solo i cittadini, i lavoratori e le aziende campane stanno affrontando questa crisi senza che ci sia stata alcuna seria politica regionale dia loro sostegno, ma Stefano Caldoro si permette anche di usare a pretesto i guai di una regione flagellata dalla mancanza di politiche di sviluppo - in maggior parte dovute alla stessa giunta regionale, - ribadisce Scotto -, per una operazione politica di facciata, che risolve nessun problema ma che serve solo come bacino di voti per una destra italiana che aspira ad allearsi nuovamente alla Lega Nord. Il Presidente della Regione dovrebbe dare una risposta concreta a tutti i cittadini Campani – afferma Scotto , agli utenti dei servizi di trasporto pubblico allo sfascio, ai lavoratori delle partecipate che non percepisco lo stipendio da mesi, ai lavoratori in cassa integrazione senza prospettive occupazionali, agli operatori e gli utenti di un servizio sanitario malato, alle associazioni di volontariato che non hanno visto rinnovate le convenzioni, al sistema della formazione che non ha linee guida; il popolo della Campania, non chiede a Caldoro un nuovo partito politico, ma concretezza nella soluzione dei problemi, prerogativa esclusiva di un buon Presidente di Regione. La sua effige apposta su un manifesto – conclude Scotto - servirà sicuramente a far chiarezza con quale parte politica vorrà continuare a governare la regione e di chi vorrà essere ancora suddito, ma servirà anche a tutte quelle forze politiche, come Sinistra Ecologia e Libertà, che chiedono un cambiamento di rotta per il governo nazionale e che si battono per la fine anticipata di questa disastrosa esperienza di governo regionale.

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