Nel Meridione lottano al suo fianco contro il dispotismo Borbonico anche molti "briganti" che, in seguito, delusi dal nuovo governo italiano, lo contrasteranno subendo una sanguinosa repressione.
Il più temuto capobanda si chiama Carmine Crocco.
1864. Basilicata. Vulture. Due uomini si cercano per una resa dei conti mortale: Mariano Aiello (Danilo Brugia), deputato napoletano del governo unitario e Carmine Crocco (Daniele Liotti) brigante lucano che nel 1860 aiutò i garibaldini a liberare la sua regione dal giogo Borbonico in cambio della promessa di libertà e riscatto sociale. Fu proprio Mariano, fervente mazziniano, a convincere il brigante e la sua banda a passare dalla parte dei democratici unitari per liberare la Basilicata. Ma ora quell’amicizia si è spezzata e volontà di vendetta per un presunto reciproco tradimento anima quei due cavalieri che si cercano nei boschi del Vulture. Ripercorriamo tutta la vicenda che conduce a quell’appuntamento finale.
Il caporale Carmine Crocco (Daniele Liotti), povero pastore lucano arruolato nell’esercito borbonico per sottrarsi alla fame, torna a casa da Napoli a Rionero del Vulture per sposare Nennella (Raffaella Rea) ma trova la giovane sorella Rosina (Larissa Volpentesta) sfregiata.
Chiede ragione. E’ stato uno spasimante respinto. Crocco lo affronta e lo uccide senza sapere che era un potente della zona, il figlio del conte Guarino (Massimo Dapporto) che già tanto dolore ha portato in passato nella sua famiglia. Crocco è costretto alla macchia per evitare la ritorsione e la condanna a morte. Diventa brigante. Conosce il medico Mariano (Danilo Brugia), che a Napoli sta curando sua madre morente ed è innamorato proprio della figlia del conte Guarino, Giuseppina (Christiane Filangieri). Carmine viene convinto alla causa unitaria. In cambio avrà il perdono, a Mariano lo ha promesso Garibaldi (Thierry Toscan) in persona, una volta fatta l’unità e cacciati i Borboni.
Crocco combatte contro i legittimisti borbonici. Userà la tecnica del mordi e fuggi, una tecnica da guerriglia ante litteram. Colpire con agguati a sorpresa e rifugiarsi nei boschi della sua terra.
La duplice storia d’amore quella di Carmine con Nennella e quella di Mariano con Giuseppina, si intreccia indissolubilmente con gli eventi drammatici del momento. Nennella diventa brigantessa per stare vicina al suo uomo e avrà da lui una figlia. Giuseppina si unirà ai rivoluzionari, dopo conflitti laceranti con suo padre il conte Guarino.
E’ la fine del 1860. L’unità d’Italia è fatta. Ma la speranza di Crocco di tornare a una vita normale sarà vanificata. Quando si presenta a Rionero per ricevere gli onori dovutigli, con il tricolore che drappeggia il suo cavallo e i suoi uomini al seguito, il nuovo prefetto, il conte Guarino in persona, passato con i Piemontesi, lo informa che dovrà essere processato per i crimini commessi in precedenza che non gli sono stati condonati.
Carmine Crocco, malgrado l’appoggio della popolazione che lo riconosce come eroe, come vero liberatore, uccide il suo nemico Guarino e torna di nuovo alla macchia deluso ma non rassegnato. Di nuovo sarà brigante.
Da quel momento penserà solo a se stesso e a Nennella. Parteciperà dalla parte sbagliata a quella specie di guerra civile che dopo l’unità, ancora per anni, insanguinerà tutto il meridione d’Italia.
Nel 1864, la repressione del brigantaggio da parte dei Piemontesi porterà Carmine e Mariano a ritrovarsi su fronte opposto, decisi ambedue a un confronto mortale.
Ma l’amicizia nata nel tempo è più forte del rancore. Il duello non avrà luogo, sarà solo un amaro confronto tra due uomini che, prima di separarsi, ammettono di non aver realizzato il loro sogno.
Crocco dopo qualche tempo viene catturato e condannato a morte. Ma Mariano riesce a salvargli la vita e tramutare la condanna in carcere a vita. Sarà proprio lui l’amico di un tempo che con Nennella, accompagna Carmine all’imbarco per il penitenziario dove sconterà la sua pena.
IL GENERALE DEI BRIGANTI . sinossi prima puntata
1864. La lotta al brigantaggio è al suo apice. Il deputato Mariano Aiello è a caccia del più temuto dei briganti lucani: Carmine Crocco.
Una sfida mortale che ha origine nel drammatico passato di Carmine quando bambino vede la madre aggredita dal conte Guarino, il potente del paese.
Una volta adulto, Carmine parte soldato. La giovane che ama, Nennella, non sa leggere e lo scrivano del paese Antonio, le nasconde il prossimo ritorno di Carmine per il matrimonio.
Durante una visita a sua madre ricoverata al manicomio di Napoli Carmine conosce Mariano: è il medico di idee liberali e antiborboniche che ha in cura la donna.
Accanto a lui c’è Giuseppina una nobile di cui è innamorato, figlia del conte Guarino che ha provocato la follia di sua madre.
Carmine per amore di Nennella diserta l’obbligo militare e torna a casa, ma troverà la ragazza già sposata allo scrivano Antonio che l’ha convinta con l’inganno. La sua furia sarà tanto incontenibile quanto inutile.
Al casolare paterno un’amara sorpresa lo attende: sua sorella Rosina ha subito un tentativo di violenza ed è stata sfregiata.
L’autore dell’infame gesto ha un nome odiato: Ferdinando Guarino, il figlio del conte e fratello di Giuseppina.
Carmine, in fuga, disertore ed assassino, dopo aver condotto sua sorella in Convento, si unisce alla banda dei briganti di Ninco Nanco e Caruso.
E’ il 1860. Mariano a nome dei repubblicani si rivolge ai briganti per liberare il sud dai Borboni. In cambio ottiene per loro una promessa di amnistia da Garibaldi in persona che combatte in Sicilia.
Carmine e Mariano, amici e alleati, lotteranno per l’Italia unita.
Nel frattempo Giuseppina ha assunto come cameriera Nennella che, scoperto l’inganno di Antonio, torna da Carmine giurando inutilmente il suo amore.
La prima battaglia è un successo grazie a Carmine, e Ninco Nanco, riconoscente, lo incorona Generale dei Briganti!
Ma il flusso della memoria si interrompe in modo drammatico all’apparizione di Mariano al funerale del padre di Carmine.
Perchè il veleno dell’odio ha ucciso quell’amicizia ...?
IL GENERALE DEI BRIGANTI . sinossi seconda puntata
La caccia all’uomo da parte del deputato del governo italiano, il medico Mariano Aiello, continua senza successo. Siamo in un momento drammatico per i briganti nella guerra che i Piemontesi stanno vincendo contro di loro, ultimi oppositori del nuovo governo. Quattro anni prima, nel 1860, ben diversa era la loro forza.
Carmine nascosto tra le montagne rievoca con Ninco Nanco quei momenti esaltanti, quando Mariano era loro amico.
La consapevolezza di rendere un servigio alle masse di cafoni diseredati ed umiliati che vedono in Garibaldi la possibilità di un futuro migliore, unisce le bande di briganti in un esercito che ora ha uno scopo nobile, combattere il dispotismo Borbonico e liberare il Mezzogiorno l’Italia.
Il successo militare si accompagna allo scioglimento delle incomprensioni tra Carmine e Nennella. Rifiutata a lungo dal suo “Generale dei Briganti” finalmente riesce a farsi accettare dal cuore offeso dell’uomo che ama, ma che non ha sposato per l’inganno dello scrivano Antonio, il marito da cui è fuggita.
Durante un’azione militare Nennella viene ferita e solo l’intervento del medico Mariano, di ritorno tra i briganti dopo un incontro con Garibaldi, la sottrae a morte sicura.
Giuseppina che ha lasciato il castello Guarino per raggiungere Mariano, contravvenendo l’ordine di suo padre, manifesta la sua gelosia nei confronti di Nennella a cui il suo uomo manifesta troppe attenzioni. Mariano la rassicura, ma per poco: il conte Guarino ha sequestrato il padre di Carmine e pretende in cambio della sua liberazione che la figlia torni a castello e sposi Darot l’industriale svizzero suo socio in affari.
Ma ciò non avverrà. I Borboni vengono sconfitti. Le città liberate. Giuseppina seguirà il suo cuore. Nennella avrà una figlia che riporta il sorriso a Carmine distrutto per la morte della madre che morendo non gli perdona l’essersi fatto brigante.
Intanto Garibaldi, messo in disparte, non ha l’autorità di mantenere le promesse di riscatto per i briganti che hanno lottato con lui, e il conte Guarino, che è passato con gli Unitari, in qualità di Prefetto, ordina l’arresto di Carmine che sfugge alla cattura uccidendolo.
Da questi eventi drammatici usciamo per tornare al presente del 1864, quando Carmine e ciò che resta del suo esercito commentano amaramente il tradimento di Mariano che allora aveva garantito per Garibaldi ed ora è alla sua caccia con l’esercito piemontese.
Nella grotta dove i briganti sono rifugiati irrompono i Piemontesi, informati dal traditore Caruso, ed è una carneficina.
Ninco Nanco ferito catturato e poi fucilato, Caruso stesso giustiziato da Carmine in persona; ora per lui è giunto il momento di affrontare Mariano per una resa dei conti finale.
Il duello tra i due ex amici avrà luogo e la sfida non si concluderà con la morte ma con un’agnizione reciproca, una rassegnazione alla Storia che essi pure hanno scritto ma da cui saranno esclusi. Ambedue sono stati traditi e sono i perdenti di una guerra vittoriosa.
Carmine verrà catturato dopo una lunga fuga. Mariano che, salvandolo dalla pena capitale, ha interceduto per lui e per Nennella, darà le dimissioni da deputato e tornerà a fare il medico accanto a Giuseppina. Quella monarchia è lontana dall’idea di nuovo stato che hanno i repubblicani.
L’ultimo incontro tra loro è con un lungo abbraccio prima dell’imbarco sul piroscafo che porterà Carmine all’isola d’Elba dove sconterà l’ergastolo.
Anno di produzione: 2011
Durata: 200'
Tipologia: lungometraggio
Genere: storico
Paese: Italia
Produzione: Rai Fiction, Ellemme Group
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Ufficio Stampa: Viviana Ronzitti
Titolo originale: Il Generale dei Briganti
IL GENERALE DEI BRIGANTI . cast artistico
DANIELE LIOTTI Carmine Crocco
RAFFAELLA REA Nennella
DANILO BRUGIA Mariano Aiello
FABIO TROIANO Ninco Nanco
MASSIMILIANO DAU Caruso
MARCO LEONARDI Rocco
MASSIMO BONETTI Francesco Crocco
DAVID COCO Antonio Lo Scrivano
FABIO SARTOR Darot
VINCENZO ALFIERI Ferdinando Guarino
LARISSA VOLPENTESTA Rosina Crocco
NADIA CARLOMAGNO Maria Gerarda
ROBERTA LANFRANCHI Luigia
ANNALISA DE SIMONE Prima Brigantessa
FEDERICA SARNO Regina Maria Sofia di Borbone
DARIO COSTA Re Francesco II di Borbone
VANNI FOIS Comandante Guarnigione Napoli
THIERRY TOSCAN Giuseppe Garibaldi
TOMMASO RAMENGHI Rovere, Capitano Piemontese
FABRIZIO AMICUCCI Colonnello Camillo Boldoni
MASSIMILIANO GALLO Giacinto Albini
CHIARA CAVALIERE Assunta
NICCOLO' CANCELLIERI Primo Garibaldino
e con
CHRISTIANE FILANGIERI Giuseppina Guarino
e con
MASSIMO DAPPORTO nel ruolo del Conte Ludovico Guarino
e con
Sindaco di Corleto GIANFRANCO AMATO
Funzionario prefettura di Potenza MIRKO BRUNO VENEZIANO
Prefetto tribunale AGOSTINO CHIUMMARIELLO
Messo ANDREA FAZZARI
Luigi ROBERTO GALANO
Primo mazziniano FABIO GOMIERO
Presidente tribunale ENZO VLADIMIRO MARCHETTI
Primo soldato camerata ANDREA PAOLOTTI
Calzolaio LUIGI SAVOIA
Questore di potenza PASQUALE ZULLINO
I piccoli NICOLE DI VIESTE . VITO MOLINARI . ALESSIO SELLI
IL GENERALE DEI BRIGANTI . presentazione
Ma che favola è??? Non c'è un minimo di verità storica! Vergogna!
RispondiEliminaVero, c'è da vergognarsi a guardarlo ed a interpetrarlo!
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