martedì 8 novembre 2011

L’era post- capitalista. Nuovi miti per una nuova cultura.


Il 2012 potrebbe non essere l’anno esatto, ma è difficile vedere il finale di una partita durata a lungo – e i signori dell’universo amano il simbolismo, come nel caso dell’11/ 9 (sia in Cile che a Manhattan), dell’ELK 007 e di altri.
Il 2012, ad esempio, è colmo di simbolismo. C’è il Calendario Maya e Internet pullula di profezie varie correlate al 2012, a strategie di sopravvivenza, ad attesa d’interventi alieni, ecc. E poi ci sono i film di Hollywood, come 2012, che ritrae esplicitamente la scomparsa della maggior parte dell’umanità e la pre-pianificata salvezza di pochi elet-ti. Con le produzioni di Hollywood, non si sa mai cosa sia fantasia d’evasione e cosa abbia l’intento di preparare in modo simbolico la mente del pubblico per ciò che avverrà.

Qualunque sia la data esatta, tutta i capi dei fili si riuniranno, sia geopoliticamente che a livello nazionale, e il mondo cambierà. Sarà una nuova era, proprio come lo è stato il capitalismo dopo l’era dell’aristocrazia e del Medioevo che seguirono all’era dell’Impero Romano. Ogni era ha la propria struttura, la propria economia, le proprie forme sociali e la propria mitologia. Queste cose devono relazionarsi tra loro in modo coerente, e la loro natura proviene dalle fondamentali relazioni del potere e dalle circostanze economiche del sistema.

Ogni volta che c’è un cambiamento di era, quella precedente viene “demonizzata” in una nuova mitologia. Nella storia del Giardino dell’Eden viene demonizzato il serpente – un simbolo che è venerato nel paganesimo, il predecessore del monoteismo. Con la nascita degli Stati-nazione europei, è stata demonizzata la Chiesa cattolica e venne introdotto il protestantesimo. Quando arrivarono le repubbliche, la demonizzazione dei monarchi è stata parte importante del processo. Nel mondo successivo al 2012, verranno demonizzate la democrazia e la sovranità nazionale. Questo sarà molto importante per far accettare alla gente un regime totalitario arbitrario…

In quei terribili giorni oscuri, prima dell'unificazione benedetta l'umanità, l'anarchia regnava nel mondo. Una nazione assaliva l’altra, ne più e ne meno dei predatori nella natura selvaggia. Le nazioni non avevano una durata a lungo termine, gli elettori oscillavano da un partito all'altro, mantenendo sempre i governi in transizione e confu-sione. Come può qualcuno aver mai pensato che masse di persone semi-istruite potessero governare e dirigere una società complessa? La democrazia è stato un esperimento mal concepito che ha portato solo alla corruzione e ad una governance caotica. Quanto siamo fortunati ad essere in questo mondo ben ordinato, in cui l'umanità è finalmente cresciuta, e sono quelli con le migliori competenze a prendere le decisioni per tutto il globo!

Il capitalismo significa crescita, progresso e cambiamento. Sotto il capitalismo le virtù come l’ambizione, l’iniziativa e la competenza vengono lodate perché quelle virtù servono alle dinamiche del capitalismo. Le persone sono incoraggiate ad accumulare sempre di più e a non essere mai soddisfatte di ciò che possiedono. Con il capitalismo, la gente ha bisogno di avere qualche di libertà e un po' di prosperità, in modo che le dinamiche del capitalismo possano funzionare. Senza una certa libertà l’ambizione non può essere perseguita, senza una certa prosperità come si potrebbe perseguire l'accumulazione? Nel mondo del dopo capitalismo, le virtù del capitalismo saranno demonizzate. Questo sarà molto importante per convincere la gente ad accettare la povertà e l'irreggimentazione ...

La ricerca del denaro è la radice di ogni male, e il sistema capitalista è intrinsecamente corrotto e dissipatore. L’anarchia regnava nel mercato, così come le aziende perseguivano ciecamente il profitto, senza alcuna preoccupazione per i bisogni umani o per la Terra. Quanto più sensibili sono le nostre brigate del lavoro, che producono solo ciò che è necessario e utilizzano solo ciò che è sostenibile. Il capitalismo ha incoraggiato l'avidità e il consumo, la gente si esauriva nel competere l’uno con l’altro, per 'sorpassarsi' in una corsa da topi. Quanto più saggi siamo ora a vivere all’interno delle nostre quote di razione e nell’accettare i compiti che ci sono stati assegnati, qualsiasi essi siano, al servizio dell’umanità.

In questo cambio di regime che inaugura l’era post-capitalista, stiamo vedendo un’orchestrazione consapevole dell’economia, della politica, della geopolitica e della mitologia – come progetto coordinato. E’ stata creata una realtà completamente nuova, nel suo complesso una nuova cultura globale. Quando si affronta l’argomento, la capacità di trasformare la cultura è la massima forma di potere. In solo una generazione, una nuova cultura si trasforma in “così stanno le cose”. E questo, ci potremo chiedere, potrebbe bloccare la strada di alcune future manipolazioni del regime culturale che la famiglia reale dei bankster possa prevedere?

Da quando è stata introdotta la pubblica istruzione, lo Stato e la famiglia hanno gareggiato per controllare il condizionamento dell’infanzia – ed è nell’infanzia che si trasmette la cultura alla prossima generazione. Nella micro-amministrazione del futuro post-capitalista, è molto probabile che vedremo la “soluzione finale” del controllo sociale, che per lo Stato consiste nel monopolizzare l’educazione dei bambini. Questo eliminerebbe dalla società il legame genitore-figlio, e quindi in generale gli obblighi relativi alla famiglia. Non esisterà più il concetto di paren-tela, ma solo di altri membri dell’alveare. La famiglia deve essere demonizzata. Qui in Irlanda, già ci sono spot televisivi che ogni giorno drammatizzano le sofferenze di bambini che vengono maltrattati o trascurati dai loro ge-nitori…

Che tempi orribili erano quelli quando senza alcuna licenza, le coppie senza addestramento avevano il controllo totale su bambini vulnerabili, a porte chiuse, con qualsiasi nevrosi, dipendenze o perversioni che i genitori succe-deva avessero. Com’è nato questo residuo della schiavitù patriarcale, questa casa-covo degli abusi sui minori, e non essere riconosciuta per quel che era? Quanto meglio stiamo ora, con bambini educati scientificamente, da personale qualificato, che insegna la disciplina e i valori sani.

RIchard K. Moore, un espatriato dalla Silicon Valley, si è ritirato e si è trasferito in Irlanda nel 1994 per iniziare il suo 'vero lavoro': cercare di capire come funziona il mondo e come possiamo fare meglio. Molti anni di ricerca e di scritti sono culminati nel suo famoso libro “Sfuggire alla Matrix: how We the People Can Change the World” (Il Progetto Cyberjournal, 2005). La sua lista email cyberjournal è attiva dal 1994 ( cyberjournal.org ).


Fonte: www.globalresearch.ca/



Nessun commento:

Posta un commento