giovedì 15 dicembre 2011

Costi della politica: i tagli possono attendere. Intanto arrivano altri 150 milioni per i parlamentari

Nonostante la grave crisi, la cosiddetta "legge mancia" trova risorse per finanziamenti a pioggia da destinare ai collegi dei nostri rappresentanti alla Camera e in Senato


150 milioni di finanziamenti a pioggia per i collegi elettorali dei nostri Parlamentari
Il taglio dei vitalizi parlamentari ci sarà, ma in differita. I costi della macchina politica restano un tantino esorbitanti, rispetto alla media europea. E neppure il nuovo governo sembra che li voglia affrontare di petto. In compenso il Parlamento è riuscito a raschiare 150 milioni, da destinare ai collegi di deputati e senatori nel prossimo biennio (2012-2013). È la cosiddetta “legge mancia” (nomen omen), contenuta, per un gioco di scatole cinesi, in quella legge di Stabilità con la quale Silvio Berlusconi si è congedato da palazzo Chigi.
UN’INVENZIONE DELLA SECONDA REPUBBLICA – La “legge mancia” è un’invenzione della Seconda Repubblica. Serve a blandire gli onorevoli e concede loro finanziamenti a pioggia, da destinare alle esigenze dei collegi. Secondo criteri piuttosto clientelari. E in base al meno nobile dei principi: do ut des. Giulio Tremonti, nel 2003, fece un patto con i suoi: voi votate la manovra com’è e io vi regalo qualche centinaio di milioni per curare gli interessi dei vostri collegi elettorali. E fu così che nacque la la legge mancia. Alla quale neppure Romano Prodi rimase insensibile, in un primo momento. Anche se poi la abolì, con la Finanziaria del 2008.

FONTE: oggi.it

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