domenica 18 dicembre 2011

La sceneggiata in parlamento della falsa operaia leghista


Conosco l'on Munerato, leghista da Lendinara, paese diecimila anime in provincia di Rovigo, luogo in cui ho vissuto e dove ho trovato moglie. La signora si è resa oggi protagonista di una sceneggiata "napoletana" durante la votazione per la fiducia alla manovra del governo Monti, spacciandosi per operaia con tanto di bandana e di camice da maestranza di basso rango. L'onorevole padana ha narrato con toni accorati la triste sorte dell'operaio fordista, ormai chiuso in una riserva, ignorato e calpestato dalla politica classista dei tecnici al servizio dei padroni. La signora Munerato, precisava pure di non portare le usuali scarpe antinfortunistiche per ovvie ragioni (forse non voleva rovinare il parquet del parlamento) e i tappi contro il rumore previsti dall 626: "ma noi operaie quando li portiamo è per non diventare sorde e non perché il marito russa", ci ha tenuto ad aggiungere.
Peccato che la signora in questione non sia affatto un'operaia sfruttata e povera in canna, bensì una commerciante di vini discretamente agiata. Vino padano di scarsa qualità per giunta.

Cari leghisti, lasciate perdere le sceneggiate che sono una cosa seria e appartengono ad una cultura che non siete in grado di comprendere, voi siete solo dei volgari imbroglioni.

FONTE:
oknotizie.virgilio.it

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