
Come la versione classica del pandoro ha tante varianti, ecco che anche il «pagnettone», magistralmente rivisitato da Bitetto, si trasforma in «pan-ghiotto». La forma è simile a un «tronchetto» ed è leggermente più dolce. Dentro all’impasto - che si differenzia per quantità di ingredienti e per lavorazione - oltre a noci, noccioline, mandorle e uvetta si trovano anche «brandelli» di fichi secchi per un mix convincente al primo assaggio.
Il Natale in Basilicata, insomma, può contare su nuovi sapori che reinterpretano la tradizione. Ma com’è nata l’idea di questi due «panettoni» innovativi? «Per la verità - dice Bitetto - sono stato in qualche modo influenzato da un prodotto che ho notato a Lecce. Si chiama «panterrone». Partendo da quell’esperienza pugliese ho cominciato a ragionare sulla possibilità di creare un qualcosa di «nostro», di locale». Nel suo laboratorio si è messo al lavoro miscelando i vari ingredienti. Il «pagnettone» è uscito quasi al primo colpo: «L’anno scorso - precisa Bitetto - siamo rimasti in una fase di sperimentazione del prodotto per vedere come andava, mentre quest’anno lo abbiamo lanciato. E i risultati ci stanno dando ragione».
È già stato avviato il percorso burocratico per brevettare l’idea e «confezionarla» in una dimensione industriale, con tanto di logo. Nel frattempo su Facebook è stata pubblicata una pagina della pasticceria di corso XVIII Agosto per promuovere il prodotto anche fuori dai confini potentini. Per un Natale all’insegna della lucanità.
FONTE: lagazzettadelmezzogiorno.it
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